Diana Le Quesne Eugeni. Architetta.

ArteScienza Anno VII, N.13 giugno 2020

 

Salvador Dalì conosceva l’ipercubo?  

di Diana Le Quesne Eugeni e Franco Eugeni

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Sunto: In un dialogo fra padre (matematico) e figlia (architetta) l'analisi di un celebre quadro di Salvador Dalì fornisce lo spunto per entrare in uno dei più affascinanti misteri della geometria: la quarta dimensone.

 

Abstract: In a dialogue between father (mathematician) and daughter (architect) the analysis of a famous painting by Salvador Dalì provides the starting point for entering one of the most fascinating mysteries of geometry: the fourth dimension.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Franco Eugeni. Matematico,ha insegnato nelle Università di Modena, L’Aquila, Chieti, Roma, Milano Politecnico, Iasi (Romania) e Teramo. È stato docente di Geometria, Matematiche Complementari, Calcolo delle Probabilità, Analisi Matematica, Biomatematica, Matematica Generale, Algebra, Istituzioni di Matematiche. Già professore ordinario di Analisi Matematica e Geometria e docente di Fiilosofia della Scienza. È autore di circa 200 pubblicazioni scientifiche, gran parte su riviste internazionali, e di una diecina di libri. Ha ricoperto varie cariche universitarie: da Delegato rettorale per la Didattica a Direttore del Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Fondatore, nell’Università di Teramo, del Dipartimento di Metodi per l’Economia e il Territorio (MET). È stato per vari anni Presidente Nazionale della Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche Mathesis, di cui è attualmente Presidente Onorario. Presidente della Commissione Cultura del Comune di Roseto degli Abruzzi. È iscritto alla Federazione Autonoma della Stampa Italiana nell’elenco nazionale dei Comunicatori. Dal 2001 dirige i Master telematici dell’Università di Teramo. È professore onorario presso l’Università "A.Cuza" di Iasi (Romania) dal 2000, Commendatore della Repubblica Italiana con nomina del Presidente della Repubblica dal 2007 e Presidente dell’Accademia Piceno Aprutina dei Velati (fondata nel 1598) dal 1997. È iscritto nell’Albo speciale dei giornalisti d’Abruzzo come direttore di riviste scientifiche.